BERGAMO - Venerdì prossimo, 3 luglio, ci sarà il processo a Massimo Bossetti, sospettato dell'omicidio di Yara Gambirasio. Il muratore ha chiesto che tutto avvenga a porte...
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«Voglio le telecamere, voglio lottare perché non ho nulla da nascondere». Bossetti ha poi specificato nella lettera letta venerdì sera nel corso della trasmissione Segreti e delitti, andata in onda venerdì sera su Canale 5: «solo ed esclusivamente a porte aperte così che chiunque possa prendere atto di tutte le dichiarazioni fatte da me e dall’accusa, perché non ho niente da temere o da nascondere. Questo è il mio grandissimo, solo e unico desiderio».
La decisione comunque spetta alla Corte d'Assise ma la pm e i genitori della 13enne di Brembate sono contrarie alla presenza di telecamere in aula perché potrbbero essere resi pubblici dei dettagli cruenti e forti dell'omicidio di Yara.
Il processo sarà comunque blindatissimo e saranno necessari diversi controlli prima di poter accedere all'aula. Vietatissimi smartphone e tablet. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico