Virginia Sanjust condannata per un'estorsione da 15 euro alla sorella: un anno e due mesi per l'ex annunciatrice Rai

Beatrice Sanjust aveva recentemente ritirato la denuncia, ma era ormai troppo tardi. Il figlio: «Vogliono estrometterla dall'eredità»

Virginia Sanjust condannata per un'estorsione da 15 euro alla sorella: un anno e due mesi per l'ex annunciatrice Rai
Virginia Sanjust di Teulada, l'ex annunciatrice Rai, è stata condannata ad un anno e due mesi di reclusione per estorsione dal Gup di Roma al termine di un...

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Virginia Sanjust di Teulada, l'ex annunciatrice Rai, è stata condannata ad un anno e due mesi di reclusione per estorsione dal Gup di Roma al termine di un processo con rito abbreviato. Sanjust era già stata assolta in Appello per avere danneggiato la casa della nonna Antonella Lualdi, 'rea' di non averle dato una piccola somma di denaro, e condannata a due mesi nell'ottobre scorso per avere tentato di rubare oggetti in una auto parcheggiata. La 46enne è stata condannata per un danno di appena 15 euro. 

 

L'estorsione alla sorella

La donna venne denunciata dalla sorella nell'ottobre del 2022 perché aveva chiesto a quest'ultima denaro, circa 15 euro, per restituirle le chiavi dell'auto che aveva preso in casa. Beatrice Sanjust aveva recentemente ritirato la denuncia, ma era ormai troppo tardi.

 

Il figlio e l'eredità

«Mentre c'è da tempo una divisione giudiziale in corso di un patrimonio di consistente entità - commenta Giancarlo Armati, figlio della donna e amministratore di sostegno -. Alcuni dei coeredi, in questo caso la sorella di mia madre, pensano di strumentalizzare la giustizia ottenendo la condanna di mia madre e questo al solo scopo di metterla sotto tutela ed estrometterla da qualsiasi di tipo possibilità di partecipare anche lei a tale divisione. Estromettendola attraverso l'interdizione lei non parteciperebbe in alcun modo mentre oggi con l'amministrazione di sostegno lei partecipa, può e deve dire la sua. I fatti sono talmente puerili che non sono degni di un procedimento giudiziario». 

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Corriere Adriatico