Stadio, la sindaca Raggi indagata dopo la denuncia di un ex grillino

Virginia Raggi
Stadio Roma, Virginia Raggi indagata. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi «è indagata per abuso d'ufficio. La procura aveva chiesto l'archiviazione, la prima...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Stadio Roma, Virginia Raggi indagata. Il sindaco di Roma, Virginia Raggi «è indagata per abuso d'ufficio. La procura aveva chiesto l'archiviazione, la prima cittadina era convinta che anche questa storia fosse alle spalle. Ma il giudice ha detto di no: nessuna archiviazione, servono altre indagini. A dare il via all'inchiesta, un esposto presentato dall'architetto e urbanista Francesco Sanvitto a giugno scorso». È quanto riferisce La Repubblica spiegando che l'architetto, «lo scorso giugno ha denunciato la prima cittadina. Sotto accusa la procedura con la quale il Comune ha deciso di dare visibilità al progetto dell'impianto che i giallorossi vogliono realizzare sui terreni di Tor di Valle di proprietà di Eurnova».


Anche il Corriere della Sera riferisce che il gip Costantino De Robbio «ha respinto la richiesta di archiviazione nei confronti della sindaca, indagata per abuso ufficio, e prescritto alla Procura indagini maggiormente approfondite. La prima cittadina resta, dunque, indagata per questioni direttamente collegate all'inchiesta sullo stadio della Roma, che vede a processo per corruzione sia Luca Parnasi che i suoi collaboratori ma anche politici, consulenti e dirigenti capitolini».

Secondo il giudice, riferisce Il Messaggero, «la modifica doveva andare in Consiglio comunale». La procura «che aveva chiesto l'archiviazione per questa vicenda della variante in Consiglio comunale si è vista dire di no dal gip, e dunque, nessuna archiviazione, altre indagini, nuovo scombussolamento in un quadro già a dir poco movimento», scrive il quotidiano romano. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico