Scoprì che il marito era stato coinvolto in un’indagine per rapine e violenza sessuale a danno di prostitute. In seguito, avrebbe violentato anche lei, dietro minacce...
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I fatti, in questo caso, risalivano al 2011, in concorso con altri soggetti. Quando vennero alla luce quei trascorsi, la donna denunciò le medesime violenze ai carabinieri: e cioè di essere stata costretta a subire rapporti contro la sua volontà, tra il luglio del 2017 e il febbraio 2018, ma anche ad essere picchiata e minacciata esplicitamente. Alcuni episodi, stando alla denuncia, sarebbero avvenuti anche alla presenza della figlia minore. Come quando fu minacciata, in un’occasione, con una pistola e poi picchiata. L’uomo si trova attualmente detenuto per reati in materia di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il processo si aggiornerà al prossimo mese di marzo, nel 2020. La donna non denunciò subito il marito, temendo i suoi comportamenti. Le indagini nelle quali fu coinvolto la spinsero, poi, a recarsi dai carabinieri. Alla prima denuncia, ne seguì poi anche un’altra. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico