Droga da stupro, poi la violentano in tre. L'incubo di una ragazza 22enne

Droga da stupro nel drink, poi la violentano in tre: "Prendi troppa cocaina". L'incubo di una ragazza 29enne
MILANO - Tre italiani sono stati arrestati per violenza sessuale nei confronti di una ragazza che era stata invitata a uscire da un componente del gruppo e che poi è stata...

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MILANO - Tre italiani sono stati arrestati per violenza sessuale nei confronti di una ragazza che era stata invitata a uscire da un componente del gruppo e che poi è stata narcotizzata con le benzodiazepine, la cosiddetta droga dello stupro, versata nel drink all'interno di un locale di Milano. L'episodio è avvenuto nell'aprile 2017 e oggi è stata comunicata l'esecuzione dell'ordinanza di custodia cautelare da parte dei carabinieri.


DUE SONO RAGAZZI  Gli arrestati hanno 22, 29 e 48 anni, gli ultimi due hanno precedenti specifici. La vittima, una ragazza italiana di 22 anni, ha raccontato che la sera del 13 aprile 2017 ha accettato l'invito del 29enne, con cui era uscita un paio di volte. Lui era molto preso da lei e non accettava di essere considerato solo un amico, ma tale rapporto era stato sottolineato dalla ragazza anche la sera stessa.

Agli investigatori ha raccontato di aver raggiunto il locale in via Crema sull'auto dell'amico che aveva già a bordo gli altri due uomini. Durante la serata ha bevuto diversi drink, alcuni dei quali consegnati direttamente dal conoscente. Le telecamere nel locale hanno registrato il momento in cui versano per tre volte le benzodiazepine nel bicchiere della vittima. La violenza è avvenuta in un appartamento in Brianza e l'indomani la ragazza si è svegliata in stato confusionale e mezza nuda. Presa dal panico ha chiamato il primo numero in rubrica e ha chiesto aiuto ma a quel punto gli aggressori si sono svegliati e hanno accettato di accompagnarla a casa.


Durante il tragitto hanno proferito pochissime frasi, ripetendo però (anche successivamente con messaggi) che doveva smettere di «prendere tutta quella cocaina» e che di fatto l'avevano salvata. Poche ore dopo il ritorno a casa, la 22enne ha iniziato ad avere dolore fisico e alcuni flash della notte. Alla clinica Mangiagalli hanno confermato la violenza e dalle analisi è emerso che la ragazza aveva un livello di benzodiazepine superiore di oltre quattro volte quello massimo. Dal certificato si legge che erano superiori a 900 a fronte di una positività superiore a 200. Le tracce di dna hanno incastrato il 22enne e il 29enne, il coinvolgimento del terzo è emerso durante delle intercettazioni.
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Corriere Adriatico