Ragazza sequestrata e picchiata in un tugurio, liberata dopo l'allarme della sorella. Sul viso i segni della violenza, in braccio un gattino

È stata trovata in stato di choc, con segni di violenza sul volto e sul corpo, e stringeva al petto un gattino, dal quale non ha voluto separarsi

Sequestrata e picchiata in un tugurio, liberata dopo l'allarme della sorella. Sul viso i segni della violenza, in braccio un gattino
Sequestrata e picchiata dall'uomo con cui viveva. L'incubo di una giovane donna a Verona è finito grazie alla polizia, che ha arrestato il presunto aguzzino, un...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Sequestrata e picchiata dall'uomo con cui viveva. L'incubo di una giovane donna a Verona è finito grazie alla polizia, che ha arrestato il presunto aguzzino, un 20enne marocchino ora in carcere, dopo l'allarme lanciato dalla sorella della vittima.

La ragazza viveva con l'arrestato ed era segregata in una sorta di tugurio, circondata dal degrado e in condizioni igienico sanitarie precarie, in uno stabile abbandonato in circonvallazione Oriani, nelle vicinanze della stazione ferroviaria della città veneta. È stata trovata in stato di choc, con segni di violenza sul volto e sul corpo, e stringeva al petto un gattino, dal quale non ha voluto separarsi.

L'allarme dato dalla sorella

A dare l'allarme era stata la sorella, a cui la vittima aveva detto di essere trattenuta contro la sua volontà, chiamando la Questura di Cremona, che ha poi attivato i colleghi di Verona. Gli agenti, grazie alla posizione del suo cellulare, hanno individuato il luogo dove la donna era sequestrata e sono riusciti a penetrare nella casa forzando il lucchetto che bloccava l'ingresso. 

Al pronto soccorso la ragazza è stata visitata e curata dai sanitari. L'arrestato è stato denunciato per maltrattamenti e lesioni aggravate.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico