Usa, lascia il figlio alla vicina: bimbo di 16 mesi violentato e ucciso

La piccola vittima del delitto
ROMA - Si fidava di quella donna. Era la sua vicina di casa, la conosceva da anni e, per qualche giorno, aveva deciso di mettere la vita di suo figlio nelle sue mani. Ma dietro...

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ROMA - Si fidava di quella donna. Era la sua vicina di casa, la conosceva da anni e, per qualche giorno, aveva deciso di mettere la vita di suo figlio nelle sue mani. Ma dietro quei modi gentili e quella voce rassicurante si nascondeva un mostro. Anthony Delgado, 16 mesi, di Staten Island, è stato violentato e ucciso dalla sua babysitter Gloria Fields, 31 anni, la donna che avrebbe dovuto prendersi cura di lui.


Venerdì Marta Delgado, 25 anni, aveva deciso di affidare il suo bambino a Gloria, per concludere il trasloco in un nuovo appartamento. Domenica sera la tragedia. Marta è stata raggiunta da un Sms con il quale la babysitter le raccontava che Anthony era caduto e aveva sbattuto il volto sul pavimento durante una passeggiata a Manhattan.
 


La polizia ha ricevuto una chiamata intorno alle 22 di domenica. Il bimbo è stato portato allo Staten Island University North Hospital privo di sensi e in arresto cardiaco: è morto dopo un'ora senza che i medici potessero far nulla per salvarlo. A confermare che le ferite sul corpo del bimbo non potessero essere state provocate da un caduta è stata l'autopsia: il piccolo era stato abusato e ucciso. Aveva ferite ai genitali, lividi sul viso e lesioni procurate da un corpo contundente alla testa e al tronco. 

Gloria Fields e il compagno Michael Ambrose, 53 anni, sono stati interrogati dalla polizia: l'uomo è stato rilasciato senza alcuna accusa, mentre da martedì notte sulla donna pendono le accuse di omicidio, abuso sessuale e aggressione.

I vicini di casa sono sotto choc: davanti al palazzo dove Anthony viveva con la mamma è stato allestito un memoriale. Lettere, peluche, giocattoli e candele per ricordare la breve vita di questa piccola vittima di una donna che aveva un passato turbolento. Infatti, dietro quei gesti rassicuranti, si nascondeva una persona emotivamente disturbata: come ha riferito un portavoce della polizia, la donna era stata arrestata 9 volte e in un caso era stata segnalata alle autorità come affetta da schizofrenia.


"È disgustoso. È una tragedia – ha detto Nubia Braithwaite, una vicina – Quella donna deve pagare per quello che ha fatto. Marta le aveva chiesto aiuto e invece si è portata via l'unica cosa importante della sua vita. Non riesco a dormire da quando è successo. Eravamo così vicini e nessuno è riuscito ad aiutare Anthony. Nessuno poteva immaginare cosa stesse accadendo oltre quel muro". Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico