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Hemil Mangukiya ha lasciato la sua casa nel Gujarat, in India, per recarsi in Russia lo scorso dicembre con l’intenzione di cambiare vita, ma è finito per morire su un campo di battaglia in Ucraina. Il 23enne era stato attirato a Mosca da un video di reclutamento su YouTube, che pubblicizzava un «lavoro di sicurezza». Ma alla fine di febbraio la sua famiglia ha ricevuto una chiamata: Hemil era morto durante un attacco missilistico al fronte. «Tutta la nostra famiglia è devastata, stiamo ancora cercando di recuperare il suo corpo», ha detto il padre, Ashwin Mangukiya, 52 anni, al Guardian.
La denuncia
Hemil potrebbe non essere il solo.
L'inganno
I media indiani hanno affermato che finora oltre a 100 cittadini indiani sono stati reclutati come personale di supporto dall'esercito russo, con dozzine di uomini presumibilmente costretti a combattere in Ucraina. Il governo di Nuova Delhi ha confermato la settimana scorsa che diversi cittadini indiani avevano chiesto aiuto per essere congedati dall'esercito di Mosca.
Il video
Ma quattro uomini nepalesi hanno anche diffuso un video chiedendo aiuto, dicendo che anche loro erano stati indotti a combattere per la Russia. Gli uomini, chiamati Sanjay, Ram, Kumar e Santosh, sono stati visti in tenuta da combattimento mentre uno di loro ha detto: «Quando siamo arrivati qui ci è stato detto di andare in prima linea per combattere in guerra». La Russia ha già arruolato 130.000 uomini da impiegare nel conflitto, ma sembra che stia ricorrendo a qualsiasi mezzo per far potenziare le prime linee del fronte.
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