DALLAS - Non più solo vetrini e fotografie piatte e bidimensionali. D'ora in poi sarà possibile studiare il cancro in tre dimensioni: i ricercatori del...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il risultato, descritto sulla rivista Cell, aiuterà a comprendere meglio il comportamento e scoprire nuovi punti deboli del tumore. «Ci sono prove chiare che l'ambiente influisce parecchio sul comportamento delle cellule, quindi il valore degli esperimenti sulle colture di cellule sui vetrini deve almeno essere messo in discussione», commenta Fiolka. «Il nostro microscopio ad alta risoluzione - continua - può aiutarci a comprendere meglio i meccanismi molecolari alla base del comportamento cellulare, e avere un'immagine più realistica dell'ambiente tumorale».
Nello studio i ricercatori hanno usato il microscopio per raffigurare diversi tipi di cellule di tumore della pelle di alcuni pazienti. Hanno così scoperto nell'ambiente a 3D, a differenza dei vetrini, che le cellule del melanoma formano molte piccole protuberanze, che si ipotizza aiutino le cellule tumorali a sopravvivere o muoversi in giro, e possano avere un ruolo centrale nell'invasione del tumore o nella resistenza ai farmaci dei pazienti.
Si tratta del primo passo verso la comprensione della biologia in 3D dei microambienti tumorali.
Corriere Adriatico