Sala torture per gatti, scoperto a Misano il giardino degli orrori: a processo un 56enne albanese

Sala torture per gatti, scoperto a Misano il giardino degli orrori: a processo un 56enne albanese
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MISANO - Una sala torture per gatti all'aria aperta. Torture di stampo quasi medievale: gabbie con punte rivolte all'interno. In una di queste sono stati intrappolati tre gattini, uno dei quali è poi morto. A processo, per maltrattamento di animali, è finito un uomo di origini albanesi, 56 anni, residente nel comune di Misano. L'uomo aveva creato in un giardino una vera e propria area torture per i gatti. Al suo interno sono stati trovati i resti del micio morto, probabilmente, dopo diverse sevizie.  

L'orco dei gatti

A smascherare l'orco dei gatti è stata una vicina di casa che, nel giro di pochi anni, aveva visto sparire decine decine di gatti che accudiva nella sua residenza. Fatale, per l'uomo, l'ultimo peloso scomparso: la donna, nel cercarlo, aveva udito dei miagolii di lamento provenire dal giardino del convittadino e così aveva richiesto alla polizia Municipale di intervenire.

Chiesti un anno e 6 mesi di condanna

La polizia ha così scoperto i resti di un gatto e due gabbie piene di punte in cui c'erano altri due gatti ancora vivi. Gli animal sono stati tratti in salvo e riconsegnati alla donna. Il terzo gattino, deceduto, è stato invece portato all'Istituto Zooprofilattico per le analisi del caso. L'uomo, che si era difeso dicendo che aveva costruito quelle trappole per difendere il pollaio, dalle volpi è finito sotto processo con l'accusa di maltrattamento di animali. Per lui è stata richiesta una condanna di un 1 anno e 6 mesi.

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Corriere Adriatico