Yara, il furgone di Bossetti filmato per sei volte intorno alla palestra

Yara, il furgone di Bossetti filmato per sei volte intorno alla palestra
BERGAMO - Il furgone cassonato Daily Iveco, che gli investigatori ritengono fosse di Massimo Bossetti, fu ripreso 6 volte dalle 18 alle 19,51 dalle telecamere di sorveglianza nei...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
BERGAMO - Il furgone cassonato Daily Iveco, che gli investigatori ritengono fosse di Massimo Bossetti, fu ripreso 6 volte dalle 18 alle 19,51 dalle telecamere di sorveglianza nei pressi della palestra da cui scomparve Yara Gambirasio, quel 26 novembre 2010. È una circostanza delle indagini ripercorse oggi dall'ex comandante del Ros di Brescia, Michele Lorusso, nel processo a Massimo Bossetti, unico imputato per l'omicidio della tredicenne.




Alla certezza che quel furgone era quello del muratore, ha raccontato l'ufficiale, gli investigatori arrivarono attraverso uno screening condotto con l'aiuto del Ris e degli ingegneri progettisti della Iveco. L'ufficiale ha ripercorso il procedimento mediante il quale gli investigatori ritengono che il furgone ripreso dalle telecamere di sicurezza sia di Massimo Bossetti. Analizzarono tutti i modelli immessi sul mercato dal '99 al 2006, quando il muratore acquistò il furgone individuandone 20 mila.



I Ris e gli ingegneri progettisti dell'Iveco, sulla scorta delle immagini, eliminarono quelli che avevano caratteristiche incompatibili, riducendo la rosa a 4.500 mezzi. Questi 4.500 furono fotografati e chi ne aveva la disponibilità fu sentito a verbale. Ne emerse un cerchio ristretto di 5 mezzi (fra cui quello di Bossetti). Furono sentiti gli altri 4 proprietari e, confrontate le loro testimonianze con le risultanze dei loro tabulati telefonici, risultò che i 4 non potevano essere nella zona di Brembate il 26 novembre del 2010 quando Yara sparì.



Nell'ambito dell'inchiesta, dopo il fermo di Bossetti, era anche stato risentito un testimone che, già nel 2010, aveva raccontato della presenza, quel pomeriggio, di un furgone con caratteristiche simili a quello del muratore. Tra le altre circostanze raccontate da Lorusso, su domanda del Pm Letizia Ruggeri, un prelievo effettuato da Bossetti in una banca di via Locatelli, nei pressi della palestra e della abitazione di Yara il 4 dicembre del 2010, giorno del fermo di Mohamed Fikri, il marocchino coinvolto e poi scagionato nelle fasi iniziali dell' inchiesta. Quello risulta l'unico prelievo effettuato da Bossetti a quello sportello, mentre tutti gli altri risultano effettuati in quel periodo attraverso il suo circuito bancario.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico