Terremoto in Marocco, il dolore del bimbo rimasto solo: «Sono tutti morti». Lo straziante video commuove il web

Le immagini mostrano un bimbo di massimo 10 anni che parla a fatica, le parole restano strozzate in gola

  Ha gli occhi grandi ma spenti, la parte sinistra del volto ancora ricoperta di macchie di sangue, ormai secco. È l'immagine dell'innocenza perduta...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

 

Ha gli occhi grandi ma spenti, la parte sinistra del volto ancora ricoperta di macchie di sangue, ormai secco. È l'immagine dell'innocenza perduta quella di un bambino marocchino apparso in un video, diventato virale, in queste tragiche ore per il Paese del Nord Africa.

È una vittima innocente del terremoto che ha devastato Marrakech e che, adesso, lo vede da solo nel mondo: senza una casa e senza parenti. Tutti i suoi cari sono morti dopo la tragica scossa e le sue parole e la sua tristezza, stanno commuovendo il mondo. 

 

 

 

Terremoto in Marocco, il dolore del bimbo 

Lo ha rilanciato anche l'emittente emiratina Al Arabiya. Si sa che ha perso tutto. È lui stesso a raccontarlo nel filmato: «Sono rimasto solo, mia mamma, mia nonna e due dei miei fratelli sono morti», dice mentre le parole sembrano rimanere strozzate in gola, ed escono a fatica.

Parla in arabo, spesso abbassa lo sguardo fissandolo a terra e mentre gesticola continuamente con la manina mostra il numero quattro, forse a indicare il numero di quelle persone a lui care che non rivedrà mai più. O quelli che della sua famiglia che sono rimasti: oltre a lui solo il papà, il nonno e lo zio.

Il bambino, che vive a Marrakech ed è di etnia berbera, secondo quanto riporta la didascalia del video, guarda l'obiettivo che lo riprende, ma sembra non nutrire più speranze. Avrà non più di 8-10 anni ed è vestito con un pantalone e una maglietta bianca con disegni grigi abbottonata sul collo.

Ai piedi indossa delle ciabatte: probabilmente sono gli stessi abiti che portava quando quei terribili 30 secondi in cui la terra ha tremato gli hanno strappato i suoi affetti più cari. Mentre si mostra alla telecamera è ancora avvolto dalla polvere dei detriti, gli stessi che circondano lui e il resto della città.

Un racconto straziante, il suo, che è solo una delle tante drammatiche testimonianze tra le macerie di chi ha perso tutto. Nei suoi occhi non ci sono più lacrime, ma resta il terrore e la paura.

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico