ISCHIA - La Procura a caccia di prove, sul luogo del sisma del 21 agosto. Con il sequestro a scopo cautelativo di alcune delle strutture danneggiate l'inchiesta per disastro...
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Disastro colposo in relazione al crollo di costruzioni, è questa l'ipotesi di reato sulla quale si poggia il decreto di sequestro emanato dai pubblici ministeri Michele Caroppoli e Maria Teresa Orlando, ed eseguito ieri dai carabinieri. I militari hanno dunque proceduto al sequestro di 5 corpi di fabbrica - che hanno subìto un cedimento totale o sono stati interessati da cedimento di significative parti strutturali a seguito dell'evento sismico del 21 agosto scorso - in via Montecito, via Speziera e via Ottringolo al confine con Piazza Maio, nella «zona rossa» di Casamicciola. Per quanto concerne l'ipotesi investigativa «i concreti elementi indizianti in ordine alla sussistenza del reato di disastro colposo - scrivono i pubblici ministeri - sussistono dalla circostanza che il crollo degli edifici sottoposti a sequestro si è verificato a seguito di scossa tellurica di non rilevante intensità, laddove la gran parte degli edifici ubicati nel medesimo contesto geografico ha resistito alla sollecitazione sismica, di tal che può ipotizzarsi che il cedimento degli immobili segnalati possa essere scaturito, alternativamente, da difetti di costruzione degli stessi, dalla esecuzione di interventi non autorizzati volti ad alterare l'originario corpo di fabbrica e/o dalla esecuzione, anche in zone limitrofe, di opere in grado di minare la stabilità degli edifici stessi».
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Corriere Adriatico