Esodati del Superbonus, Adusbef aderisce alla manifestazione nazionale

Esodati del Superbonus, Adusbef aderisce alla manifestazione nazionale
Adusbef aderisce con convinzione alla manifestazione nazionale indetta dagli "Esodati del Superbonus", che si terrà a Roma domani martedì 21 marzo 2023...

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Adusbef aderisce con convinzione alla manifestazione nazionale indetta dagli "Esodati del Superbonus", che si terrà a Roma domani martedì 21 marzo 2023 (ore 10), a partire da Piazza Repubblica, per denunciare la situazione drammatica generata dalle modifiche apportate al meccanismo della cessione dei crediti.

Coinvolte 60mila imprese

Più di 60 000 imprese con oltre 963.000 addetti diretti, migliaia di professionisti e altrettanti committenti che hanno operato nel pieno rispetto della legge, oggi rischiano il tracollo finanziario con gravissime conseguenze economiche a catena, si ritrovano oggi con cantieri fermi, case sventrate e crediti fiscali giacenti nei cassetti fiscali inutilizzabili, a causa di scelte politiche. «Uno Stato che ha promulgato una legge - si legge nella nota -  l'ha modificata in maniera retroattiva ripetute volte e l'ha resa inutilizzabile gettando nello sconforto più totale imprese, tecnici e committenti, che ora si ritrovano con debiti insostenibili, cassetti fiscali pieni e cantieri fermi. Una situazione drammatica che, a cascata, colpisce tutto il sistema economico del Paese, licenziamenti dolorosi e inevitabili per le imprese e l'impossibilità di far fronte ai debiti accumulati per tutti i cittadini coinvolti. Poiché diversamente dalla narrazione inveritiera dei media, è a tutti noto che le truffe legate al Superbonus sono fisiologiche, come più volte acclarato e documentato nelle audizioni parlamentari di Agenzia Entrate e Guardia di Finanza, il governo ha il dovere di un ravvedimento operoso, per impedire la catastrofe economica per migliaia di imprese, già colpite dai rincari esagerati delle materie prime; dall'inflazione oltre il 9%, dall'aumento dei tassi Bce al 3,5%, che produrrà ulteriore recessione gettando sul lastrico migliaia di famiglie, specie se indebitate con la banche a tassi indicizzati».

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Corriere Adriatico