Si era reso colpevole di violenze sessuali ripetute sulle sue quattro sorellastre minorenni, ma in tribunale è stato assolto a causa di un clamoroso ed assurdo cavillo....
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE:
Cocaina e bilancino nella siepe davanti a casa: pusher preso con i soldi in mano
Il giovane, che era stato condannato a cinque anni di reclusione per aver abusato della sorellastra di otto anni, è stato assolto dal Tribunale Supremo della Spagna perché la testimonianza della bambina, unica prova contro l'imputato, non può essere considerata valida dal momento che la legge prevede il diritto a non dichiarare contro un familiare. Il Tribunale Supremo ha spiegato che obbligare un testimone a collaborare con la giustizia è vietato dall'articolo 24 della Costituzione spagnola.
Il giovane imputato era stato accusato di abusi sessuali anche su altre sorelle e sorellastre, che oggi hanno 18, 16 e 14 anni, ma era stato condannato solo per violenza sessuale ai danni della più piccola, perché le altre avevano esercitato il loro diritto a non testimoniare contro il loro familiare. Lo riporta 20minutos.es.
Secondo i giudici che hanno assolto l'uomo, la vittima più giovane, che oggi ha 10 anni, era troppo piccola per poter comprendere i propri diritti costituzionalmente garantiti. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico