Silvia, islamica italiana con il velo Su Facebook insulti e minacce

Silvia Layla Olivetti
VENEZIA - Sono accusati di aver diffamato su Facebook, con frasi discriminatorie sul fronte religioso, Silvia Layla Olivetti, 40enne di Marghera salita agli onori delle cronache,...

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VENEZIA - Sono accusati di aver diffamato su Facebook, con frasi discriminatorie sul fronte religioso, Silvia Layla Olivetti, 40enne di Marghera salita agli onori delle cronache, nel 2004, per essersi convertita all’Islam e aver deciso di indossare il velo.


Il pm di Venezia, Patrizia Ciccarese, ha chiesto il rinvio a giudizio di un taxista milanese, Luca Ferrari, 48 anni, e di un operaio di Mirano, Andrea Bonaventura, 49 anni, e il processo si è aperto ieri mattina, di fronte al gup Marta Paccagnella. Ferrari sostiene di aver già subito una condanna per gli stessi fatti, e dunque di non poter essere giudicato nuovamente. Alcuni anni fa Silvia Layla Olivetti assunse notorietà grazie alla pubblicazione di “Diversamente italiani”, un libro che raccoglie storie di donne e uomini italiani cristiani che si sono convertiti all’islamismo; libro e che l’ha trasformata in una figura di riferimento per le donne musulmane. Nel 2015 conquistò fa fama di esponente “moderata” del mondo islamico partecipando in qualità di ospite a “Le invasioni barbariche”, il programma condotto da Daria Bignardi su La 7. Da allora è stata oggetto di polemiche, critiche e attacchi feroci, conseguenti anche ad alcune sue prese di posizione.
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Corriere Adriatico