Fiume Po in secca, spunta (anche) un vecchio carro armato nazista

Il semicingolato è un modello Sd.Kfz.11 e pesa circa 7 tonnellate

Fiume Po in secca, spunta (anche) un vecchio carro armato nazista
Un carro armato  nel fiume Po. La siccità ha portato una forte secca nel Po. E con il livello dell'acqua che si è abbassato in diverse parti del corso del...

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Un carro armato  nel fiume Po. La siccità ha portato una forte secca nel Po. E con il livello dell'acqua che si è abbassato in diverse parti del corso del fiume sono spuntati dal suo letto vecchie reliquie, tra cui mezzi militari della Seconda guerra mondiale. Nei giorni scorsi, la secca ha fatto riaffiorare, nel tratto del Po tra Pomponesco (Mantova) e Gualtieri (Reggio Emilia), un’imbarcazione affondata dai nazisti  nel 1945 e a Sermide addirittura un mezzo cingolato delle truppe tedesche abbandonato durante la ritirata. Il direttore del Museo della Seconda guerra mondiale del fiume Po, Simone Guidorzi, ha parlato di una «opportunità praticamente unica», di recuperare un pezzo storico.

 

 

Come riporta la Rai si tratta di un semicingolato tedesco che sarebbe stato spinto nel fiume il 23 aprile 1945 dai tedeschi in ritirata per evitare che finisse nelle mani delle truppe americane. Il fatto che ci fosse era risaputo perché l'abbandono del mezzo era stato documentato da una foto scattata all'epoca da un aereo da ricognizione inglese. Ma finora, nonostante le ripetute ricerche, nessuno lo aveva più trovato. L'impresa è riuscita a Samuele Bernini, un volontario del Museo, che ha deciso di andare a cercarlo sfruttando la secca e ha visto delle lamiere che spuntavano dalla sabbia.

«Il semicingolato è un modello Sd.Kfz.11 e pesa circa 7 tonnellate. Per estrarlo sono serviti quasi due giorni di lavoro”, ha spiegato il direttore Guidorzi. “Abbiamo iniziato con dei badili, poi abbiamo avuto il supporto degli escavatori. I tedeschi in questa zona hanno abbandonato diversi mezzi. Molti sono stati subito recuperati, ma questo era finito in acque profonde. Ora lo esporremo nel nostro museo», ha aggiunto.

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Corriere Adriatico