Si ferisce mentre picchia la compagna: arrestato appena sceso dall'ambulanza

Si ferisce mentre picchia la compagna: arrestato appena sceso dall'ambulanza
Arrestato dai carabinieri a Senigallia (Ancona) un 50enne originario di Chieti per lesioni aggravate, rimesso in libertà dal giudice. Una vicenda spinosa, quella che ha...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Arrestato dai carabinieri a Senigallia (Ancona) un 50enne originario di Chieti per lesioni aggravate, rimesso in libertà dal giudice. Una vicenda spinosa, quella che ha visto coinvolta una coppia, lei senigalliese e lui abruzzese. Nel primo pomeriggio di lunedì è stata proprio la donna a chiamare il 112 dicendo di essere stata picchiata dal compagno ubriaco. Giunti sul posto, i carabinieri hanno trovato la donna dolorante e sangue sparso in cucina, dove era avvenuto il violento litigio.

Lei ha riferito di essere stata aggredita dal 50enne, che in quel momento non era in casa. Dopo averla picchiata se n’era andato. I carabinieri hanno chiamato un’ambulanza che ha scortato la vittima al pronto soccorso. È stata dimessa, dopo gli accertamenti del caso, con una prognosi di 5 giorni per un lieve trauma cranico. Il sangue in casa non era il suo ma dell’uomo, che i carabinieri hanno arresto successivamente mentre scendeva da un’ambulanza davanti all’ospedale, dove era andato a farsi medicare. Il 50enne, assistito dall’avvocato Gabriella Semeraro, ha riferito ieri al giudice Francesca Grassi, nel corso dell’udienza di convalida, di aver spintonato la compagna per allontanarla da sé. Non sapeva se cadendo avesse sbattuto la testa. Si era poi ferito con un vetro rotto. Nella concitazione un piatto era andato in frantumi e si era rotto anche un bicchiere. Uno gli era caduto e l’altro si era danneggiato quando aveva dato un pugno al lavandino. I vetri gli avevano provocato le ferite sanguinanti.

Senza controllare se la donna si fosse fatta male, ha telefonato al figlio, avuto da un precedente matrimonio, chiedendo di chiamargli l’ambulanza. La stessa con cui è stato visto poi arrivare in ospedale per medicarsi le ferite più tardi. Ha raccontato che già alcuni giorni prima la compagna, ormai ex, gli aveva messo le mani addosso e lunedì l’aveva allontanata, spintonandola, per evitare che lo rifacesse. Era alticcio, circostanza che lui stesso ha ammesso. Dalla sua ricostruzione dei fatti in aula è emerso che voleva andarsene ma, siccome si occupava lui della madre della compagna, cercava prima una badante. Nei suoi confronti non sono stati presi provvedimenti. È tornato libero. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico