Il paese con l'ormone libero: fare sesso in pubblico ora è diventato legale

Sesso in pubblico verso la depenalizzazione: ecco perché questa scelta, ma non tutti sono d'accordo
Sta facendo discutere tutto il mondo, e probabilmente colpirà anche i lettori di Leggo, la proposta di una consigliera comunale che vorrebbe trasformare, almeno a livello...

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Sta facendo discutere tutto il mondo, e probabilmente colpirà anche i lettori di Leggo, la proposta di una consigliera comunale che vorrebbe trasformare, almeno a livello locale, il reato degli atti osceni in luogo pubblico in un semplice illecito amministrativo. C'è un motivo ben preciso, ma non tutti sono d'accordo.


Sesso nel vagone della metro, un anziano li interrompe e loro lo aggrediscono: la scena choc



Siamo a Guadalajara, città di oltre un milione e mezzo di abitanti in Messico. Come riportano fonti locali, come El Universal, e internazionali, come l'Independent, la consigliera comunale Guadalupe Morfìn Otero ha proposto ufficialmente la depenalizzazione del sesso in pubblico come atto osceno, compresi gli atti compiuti in luoghi privati ma ben visibili.



Può sembrare una proposta assurda, ma quella della consigliera comunale si basa su un'indagine realizzata su un campione di studenti universitari: molti di loro hanno rivelato di essere stati vittime di estorsioni da parte di poliziotti corrotti. Sembra infatti che gli agenti abbiano una certa 'predisposizione' a cercare in giro coppiette impegnate in atti sessuali, ma poi al momento di comminare la sanzione si offrirebbero di 'chiudere un occhio' intascando personalmente soldi per non procedere all'arresto.

«Non possiamo andare avanti così, dobbiamo far sì che la polizia agisca correttamente e si concentri su crimini decisamente più gravi», ha spiegato la consigliera a sostegno della sua proposta. I principali partiti d'opposizione, di ispirazione decisamente conservatrice, sono però ovviamente in disaccordo: «Si tratta di una misura assolutamente inutile, dovremmo concentrarci direttamente sul contrasto alla corruzione delle forze dell'ordine». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico