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Il poeta ritardatario, l'anniversario da ricordare e il tema di stretta attualità che, gli studenti sono pronti a scommetterci, usciranno di sicuro allo scritto di italiano. Quest'anno torna la maturità di una volta, quella pre-covid, e come da tradizione porta con sé tutti i riti degli studenti dell'ultimo anno.
VECCHIA MANIERA Si tratta di un grande ritorno, in effetti, visto che l'esame di Stato partirà con due prove scritte, la prima di italiano il 22 giugno e la seconda della materia di indirizzo il 23, proprio come non accadeva dal 2019: il Covid ha imposto infatti, negli ultimi due anni, un esame in formato rispetto con la sola prova orale.
ATTUALITÀ La guerra in Ucraina è indicata infatti dal 38% dei maturandi mentre il Covid perde quota con il 15%.
TRA POESIA E PROSA Tra gli autori di prosa dell'800, le preferenze vertono soprattutto su Gabriele D'Annunzio al 37% e Giovanni Verga al 34%. Tra i nomi del del 900, invece, spicca Luigi Pirandello indicato da almeno uno studente su 3. Per i poeti dell'800 si punta invece su Pascoli e Leopardi, tra i nomi del 900 invece c'è chi scommette tutte le sue ore di ripasso su Giuseppe Ungaretti ed Eugenio Montale.
RICORRENZE Ma quest'anno ad insidiare i tipici calcoli sugli autori ritardati ci sono anche importanti ricorrenze di cui si è parlato molto anche tra i banchi di scuola. Ricorrono infatti i 100 anni dalla Marcia su Roma, indicata come possibile traccia da uno studente su 3, seguono i 100 anni dalla nascita di Pier Paolo Pasolini e i 100 anni dalla morte di Giovanni Verga. Ma, argomento di punta proprio in questi giorni, si ricorda anche il trentennale delle stragi di mafia del 1992, in cui persero la vita i giudici Falcone e Borsellino.
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Corriere Adriatico