Malata di tumore è costretta a fare la chemio e a comprare una parrucca, ma il Fisco le chiede delucidazioni sull'acquisto. Sara Recordati, giornalista e...
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Sara ha iniziato la sua battaglia contro il male nel 2016, ha investito tutti i suoi risparmi nelle cure e dopo qualche tempo si è vista arrivare da parte del Fisco degli accertamenti. L'Agenzia delle Entrate le ha fatto recapitare una lettera in cui si chiede di dimostrare di aver versato 12mila e 500 euro all’ospedale in cui è stata operata e dimostrare l’acquisto di una parrucca di 300 euro.
A Sara è stato chiesto di giustificare la spesa della parrucca: «Mi chiedono, oggi, il certificato CEE della parrucca e una richiesta medica che giustifichi il fatto che ne avessi bisogno come “supporto in una condizione di grave disagio psicologico” perché ero rimasta senza capelli e non, per dire, per andare a una festa di carnevale», racconta la giornalista, scioccata da quello che le è accaduto.
La donna scelse di farsi operare in una clinica privata, per accelerare i tempi e si sottopose alla chemio. La perdita di capelli è stata un trauma, racconta, per questo la stessa oncologa le richiese una parrucca per "alopecia", ma al Fisco non è sembrato abbastanza chiaro e ha chiesto alla Recordati di motivare le numerose spese fatte proprio nell'anno della sua diagnosi.
Sara ha detto che darà le delucidazioni richieste, ma ammette che le piacerebbe chiedere alla persona che ha proceduto a richiedere l'accertamento cosa lo abbia spinto a una simile procedura: «Come fai a chiedermi come mai ho comprato la parrucca? Sembra veramente un caso di ottusità estrema che va a cozzare con una sensibilità ferita», afferma, e poi conclude: «avverto della cattiva fede nel sospettare che una donna che voglia truffare il Fisco per qualche decina di euro per una parrucca, dopo che ha fatto la chemioterapia». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico