Ruby ter, perquisite le case delle ragazze e di un avvocato

Ruby ter, perquisite le case delle ragazze e di un avvocato
MILANO - Continuano le inchieste legato al caso Ruby, dal nomignolo di Karima El Mahroug, la marocchina che da minorenne frequentava la villa ad Arcore dell'allora premier...

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MILANO - Continuano le inchieste legato al caso Ruby, dal nomignolo di Karima El Mahroug, la marocchina che da minorenne frequentava la villa ad Arcore dell'allora premier Silvio Berlusconi.




Sono state eseguite nell'ambito dell'inchiesta 'Ruby ter' una serie di perquisizioni domiciliari nei confronti delle ragazze che hanno preso parte alle serate di Arcore e indagate per corruzione in atti giudiziari. Perquisito anche l'avvocato Luca Giuliante, anche lui indagato nell' inchiesta con la stessa accusa.



«Ai fini di una completa informazione - si legge in un comunicato firmato dal procuratore della Repubblica di Milano, Edmondo Bruti Liberati - tenuto conto del rilievo della vicenda, si rende noto che nell'ambito del procedimento» cosiddetto 'Ruby ter' «nella giornata odierna sono state eseguite perquisizioni domiciliari nei confronti delle partecipanti alle così dette 'serate di Arcore' indagate per corruzione in atti giudiziari (art. 319 ter c.p.), nonché, con le forme di cui all'art. 103 c.p.p. nei confronti dell'avv. Luca Giuliante, del pari indagato per corruzione in atti giudiziari».



L'inchiesta 'Ruby ter' è stata aperta un anno fa dopo il deposito delle motivazioni delle sentenze di primo grado sul caso Ruby a carico di Silvio Berlusconi e su quello 'Ruby 2' a carico di Emilio Fede, Lele Mora e Nicole Minetti. Nell'indagine con al centro i reati di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza, sono indagate più di una quarantina di persone tra cui lo stesso ex premier, i suoi storici legali, Niccolò Ghedini e Piero Longo, la stessa giovane marocchina e molte delle ragazze che hanno preso parte ai presunti festini a luci rosse.



Tra gli indagati, anche l'avvocato Luca Giuliante, che fu legale di Ruby, e 'protagonista' di un misterioso interrogatorio effettuato, secondo l'accusa, per sapere dalla marocchina che cosa aveva dichiarato nelle prime battute delle indagini ai pm milanesi.



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Corriere Adriatico