ROMA I soldi nascosti nelle confezioni di vino e un elenco di processi che potrebbero essere stati aggiustati a favore di Silvio Berlusconi: il giudice Giuseppina Guglielmi, che...
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Si legge nel decreto di convalida: «Circa la somma sequestrata a Mazzocchi deve osservarsi che depongono nel senso dell'illecita provenienza l'importo rilevante (247.350 euro) le modalità di occultamento (all'interno di una confezione di vino Ferrari, di una confezione di vino Cavalleri, di una scatola recante il logo Frittyna, tutte chiuse con nastro adesivo), i contenuti della documentazione sequestrata (curricula vitae, domanda di partecipazione al concorso, ordinanze e sentenze del Tar e del Consiglio di Stato, relative a contenziosi nei quali è parte in causa Silvio Berlusconi). Poiché detti elementi, complessivamente valutati, inducono a ritenere che Mazzocchi grazie al lavoro che svolge (dipendente della Presidenza del consiglio) sia il referente di persone interessate a concorso pubblici o a giudizi amministrativi e che abbia ricevuto quel danaro nell'ambito di tali opachi contatti». Il gip continua: «A ciò aggiungasi che l'unica ragionevole spiegazione al fatto che abbia scelto di occultare in casa una somma così rilevante, esponendosi, in tal modo, a tutti i gravi rischi conseguenti, può essere rappresentata dalla consapevolezza di non potere dimostrare di averne acquisito la disponibilità in maniera lecita, a conferma, almeno in termini di fumus, che la somma proviene da un delitto al momento non individuato ma che, in considerazione della natura della documentazione sequestrata, potrebbe essere relativa al traffico di influenze o alla corruzione».
L'INTERCETTAZIONE
E' il 13 gennaio del 2015 quando i militari guidati dal generale Giuseppe Bottillo ascoltano una conversazione tra il faccendiere Raffaele Pizza e l'imprenditore Luigi Esposito che spiega come il gruppo avesse riferimenti al Consgilio di Stato.
Corriere Adriatico