RIMINI - Arresto, fino a tre mesi, e segnalazione all’Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza. Come a Firenze: il sindaco di Rimini ha firmato un’ordinanza comunale...
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L’ordinanza prevede il «divieto a chiunque di porre in essere comportamenti diretti in modo non equivoco a chiedere o accettare prestazioni sessuali a pagamento. Il divieto ha validità nelle zone dove è più presente il fenomeno, tra i lungomari e la statale ma non solo».
La violazione di quanto disposto sarà perseguita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, fatto salvo che la condotta non configuri un più grave reato. Disposto anche che qualsiasi fatto o atto ritenuto rilevante ai fini fiscali, riscontrato, sarà portato a conoscenza all’Agenzia delle Entrate e al Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini. «E’ un’ordinanza di contrasto di nuova generazione - ha spiegato l’amministrazione comunale - andando a punire gli sfruttatori a monte e a valle, in assenza di certezze da parte dello Stato». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico