Rigopiano, trascinati dalla valanga e schiacciati: due vittime nel camino

PESCARA - Li hanno trovati dentro il caminetto, con le mani davanti al volto per proteggersi dai crolli dei solai, dai pezzi di quell'albergo diventato la loro tomba. La...

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PESCARA - Li hanno trovati dentro il caminetto, con le mani davanti al volto per proteggersi dai crolli dei solai, dai pezzi di quell'albergo diventato la loro tomba. La tragedia del Rigopiano non ha mai fine. Ieri sera hanno ritrovato gli ultimi  corpi dei dispersi: 29 morti.  E nello straziante ritrovamento di corpi i soccorsi hanno scoperto due persone dentro il camino. La forza della valanga li ha spinti fino a lì. Impossibile per il momento identificarli: i volti sono totalmente sfigurati.


Non solo la tragedia delle vittime e delle famiglie spezzate: le prime 6 autopsie stanno rivelando dettagli atroci sulle morti: istantanee, e per altri concorrenza di cause, tra quali ipotermia e asfissia.
Tra le ultime vittime identificate c'è Emanuele Bonifazi, il receptionist dell'Hotel Rigopiano. Trentuno anni, originario di Pioraco (Macerata), il ragazzo è stato identificato dai familiari. Il padre Egidio, responsabile della Protezione civile comunale di Pioraco, la mamma Paola Ferretti, insegnante, e il fratello Enrico erano accorsi in Abruzzo appena avuta notizia della slavina. Ieri un post drammatico del papà su Fb: «È finita».
Riconosciuti anche i corpi di Marco Tanda, il pilota 25enne della Ryanair originario di Gagliole (Macerata) e la fidanzata Jessica Tinari, di Lanciano. Il corpo di Marco è stato riconosciuto ieri sera dal fratello Gianluca: «ora che Marco non c'è più - le sue uniche parole - è il momento del silenzio». I due fidanzati sono stati ritrovati senza vita nella sala tv dell'albergo distrutto.
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Corriere Adriatico