Un' affluenza molto alta, del 57.24% alle ore 19, ha caratterizzato la giornata elettorale. Il record lo hanno registrato le regioni del centro nord, il Veneto e l'Emilia...
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A Roma la percentuale dei votanti è stata del 55,9%, a Torino del 57,3%. Come nelle regioni, anche nelle città minore è stata l' affluenza al sud: a Napoli ha votato il 42,9%. A Palermo alle urne è andato il 47%. Tra gli altri capoluoghi si registra il record di Firenze dove ha votato il 67.3% e Bologna dove ha votato il 65.3%. A Bari alle urne è andato il 52.2%; a Catanzaro l' affluenza è stata del 49%, a Reggio Calabria del 46.8%; a Cagliari ha votato il 54.2%.
L' affluenza è imponente anche se paragonata ai precedenti referendum costituzionali: a quello del 2001 per la modifica del Titolo V alle 19 aveva votato il 23,9%; a quello del 2006 sulla devolution il 22,4%; all'ultimo sulle trivelle il 23,5%. La giornata elettorale ha visto intorno alle 11 il premier Renzi accompagnato dalla moglie Agnese e dai figli, recarsi a votare alla scuola Edmondo De Amicis di Pontassieve. Ad una signora che scherzando gli ha chiesto «Presidente, ha già deciso come vota?», ha risposto sorridendo «Beh, ora ci penso...». Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha invece votato a Palermo, presso la scuola media «Piazzi», a poca distanza dalla centrale via Libertà dove si trova la sua residenza. La giornata è stata caratterizzata dal cosiddetto «caso matite»: molti, dopo un tam tam su Fb, sono arrivati al seggio armati di gomma per cancellare, per verificare l'alterabilità o meno del segno.
L'allarme era partito dopo le denunce di comuni cittadini e quella del cantautore toscano Pierò Pelù che su Fb ha scritto: «La matita che ho usato per votare era cancellabile. Dopo aver provato su un foglio e averlo constatato ho denunciato la cosa al presidente del mio seggio. Fatelo pure voi». «Pazzesco! Cominciano ad arrivare segnalazioni, le prima da Roma e Mantova, di matite elettorali che si possono cancellare con una semplice gomma! Irregolarità che sono state verbalizzate e in vari casi denunciate a Polizia e Carabinieri», ha reso noto anche il leader della Lega Matteo Salvini. «I vecchi sanno come fare, noi anziani sappiamo come fare: nell'era digitale, succhiamo un attimo la matita», ha ironizzato Grillo. Prima di votare, il leader del M5S ha succhiato la matita che gli era stata consegnata insieme alla scheda. «La matita funzionava» ha poi detto all'uscita dal seggio. Il Codacons ha annunciato che presenterà un esposto al ministero dell'Interno e in 140 procure. Ma il ministero dell'Interno, con una nota, ha spiegato che «le matite cosiddette »copiative« sono indelebili e sono destinate esclusivamente al voto sulla scheda elettorale». Le «Prefetture possono utilizzare anche le matite che sono rimaste in deposito dagli anni precedenti».
Una polemica, infine, ha caratterizzato la sede di Castelnuovo di Porto dove si svolgono le operazioni legate al voto dall'estero e dove sono stati allestiti circa 1500 seggi e un esercito di presidenti, scrutatori e rappresentanti di lista hanno paralizzato per chilometri la via Tiberina.
Corriere Adriatico