Dichiara zero e vive in una villa di 200 mq: confiscati immobile, auto e moto d'epoca

Tutto confiscato a Correzzola (Padova) un pluripregiudicato considerato socialmente pericoloso sulla base del Codice antimafia

Abitava in una villa di pregio, possedeva auto e moto d'epoca ma dichiarava poco o nulla al Fisco. Adesso gli è stato tutto confiscato, come effetto diretto degli...

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Abitava in una villa di pregio, possedeva auto e moto d'epoca ma dichiarava poco o nulla al Fisco. Adesso gli è stato tutto confiscato, come effetto diretto degli accertamenti patrimoniali effettuati a Correzzola (Padova) nei confronti di un pluripregiudicato considerato socialmente pericoloso sulla base del Codice antimafia.

Artigiano che non paga la tasse: il Fisco gli chiede 605mila euro. Arriva la resa dei conti (e il curatore)

La confisca

Il decreto di confisca risale ai giorni scorsi, emesso dalla Sezione distrettuale delle misure di prevenzione del Tribunale di Venezia, è stato eseguito dai finanzieri e dai poliziotti di Padova. Tutto è partito dagli accertamenti patrimoniali da cui è emerso che l'uomo dichiarava decisamente meno rispetto a quello che possedeva in realtà.

 

Così è stata confiscata una villa di pregio di 200 metri quadri a Correzzola, il deposito annesso di oltre 130 metri quadri e l'area di pertinenza di 1.500 metri quadri: confiscate anche un'auto e una moto d'epoca. Inoltre per tre anni l'uomo dovrà sottostare alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno nel comune di residenza.

 

 

Le indagini

L'uomo ha dei precedenti per reati contro il patrimonio. Dalle indagini finanzieri e poliziotti hanno scoperto che per acquistare la villa era stato usato denaro da conti correnti intestati a una terza persona che aveva emesso dei vaglia postali.

L'acquisto era stato poi formalmente ultimato dalla sorella dell'uomo che all'epoca era appena 18enne. Dopo di che la villa è stata intestata a lui come estinzione di un debito. Nella villa, lo scorso gennaio, gli inquirenti hanno trovato preziose monete antiche che erano state rubate, restituite quindi al legittimo proprietario. L'assenza di lavoro e di un reddito lecito di altra natura ha lasciato intendere che le fonti di sussistenza dell'intero nucleo familiare fossero illecite.

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Corriere Adriatico