Uccide i due figlioletti a Rebibbia: «Li volevo proteggere dalla mafia»

Uccide i due figlioletti a Rebibbia: «Li volevo proteggere dalla mafia»
«Sono una buona madre, sono consapevole di quello che ho fatto. Volevo liberare i miei figli, avevo paura della mafia e li volevo proteggere. Ero impaurita dalle cose che...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sono una buona madre, sono consapevole di quello che ho fatto. Volevo liberare i miei figli, avevo paura della mafia e li volevo proteggere. Ero impaurita dalle cose che leggevo sui giornali». Così Alice Sebesta, la detenuta di 33 anni accusata del duplici omicidio dei figli, da lei scaraventati sulle scale del reparto nido del carcere di Rebibbia, durante l'interrogatorio di convalida dell'arresto davanti al gip Antonella Minunni che al termine dell'atto istruttorio ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere.

 
La donna, difesa dall'avvocato Andrea Palmiero, nel corso dell'interrogatorio svolto nel reparto di psichiatria dell'ospedale Sandro Pertini ha ricostruito quanto avvenuto. «Nei giorni successivi al suo arresto - spiega l'avvocato - ho presentato una istanza al gip per ottenere gli arresti domiciliari. Avevo trovato anche un alloggio per Alice e i suoi figli. Il giudice però ha respinto la mia richiesta ritenendo che non ci fossero elementi nuovi per potere concedere la scarcerazione». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico