MESTRE - Gli indifferenti. Sono passati in tre, due uomini e una donna. Impossibile che non si fossero resi conto di quanto stava accadendo. Non poteva essere certo uno...
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No, non è avvenuto alle tre di notte. No, non è avvenuto in un luogo periferico. La brutale rapina si è consumata attorno a mezzogiorno di giovedì, in centro a Mestre, ovvero sullo sfondo del famigerato - sì famigerato - sottopasso ciclopedonale che collega via Dante a via Rizzardi, accanto alla stazione dei treni. Vittima una 43enne mestrina che stava rincasando a piedi, ancora più indifesa perché sordomuta e che nel telefonino ha l'unico strumento per comunicare a distanza, tramite l'apposito servizio di messaggistica, con coloro che non conoscono la lingua dei segni. Nella borsa aveva tutti i documenti, le chiavi dell'abitazione, altri effetti personali...
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Corriere Adriatico