Due ragazze stuprate su un taxi Finisce in manette un autista abusivo

Due ragazze stuprate su un taxi Finisce in manette un autista abusivo
MILANO - Un cuore rosso appeso al parabrezza del taxi, accento napoletano. Erano gli unici due indizi (uno dei quali in realtà fuorviante) a disposizione degli...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - Un cuore rosso appeso al parabrezza del taxi, accento napoletano. Erano gli unici due indizi (uno dei quali in realtà fuorviante) a disposizione degli investigatori per incastrare lo stupratore, e sono bastati. Giovedì la squadra mobile di Milano ha arrestato un albanese di circa trent'anni, con cittadinanza italiana e una lunga permanenza in Campania, accusato di aver violentato due ragazze ventenni, una straniera e una italiana, a bordo dell'auto su cui le faceva salire all'uscita della discoteca Old fashon, cuore della movida. "Taxi, taxi", era l'invito con cui adescava le sue prede all'uscita del locale, a notte fonda. Loro pensavano di salire su un taxi per tornare a casa, in realtà finivano dritte nella rete del violentatore.


"DENUNCIARE E' UNA TERAPIA"
Stesse modalità, medesimo approccio. La prima volta a luglio 2016, il secondo episodio lo scorso 11 novembre.
«Gli investigatori sono partiti da pochissimi elementi. La ragazza italiana che ha denunciato l'aggressione due mesi fa ricordava solo di aver subito una violenza, niente altro. Partendo da qui, siamo risaliti a un caso del 2016 dello stesso autore e con le stesse tecniche», spiega il procuratore aggiunto Letizia Mannella. Che sottolinea: «È importante denunciare perchè la conoscenza rappresenta una medicina per evitare altri episodi di violenza e far si che altre prede abbiamo il coraggio di denunciare. Per le vittime è una terapia poter assicurare i responsabili alla giustizia».

ALTRE VITTIME

Le indagini, come spiega il capo della mobile Lorenzo Bucossi, sono partite focalizzandosi sui tassisti abusivi che ruotano attorno alla discoteca Old fashon. Il cerchio si è stretto su una quindicina di auto, alla fine è stato identificato il responsabile proprio grazie a un particolare: il cuore rosso attaccato al parabrezza. E l'analisi del dna ha confermato i sospetti.
«A depistare, all'inizio, è stato il particolare dell'accento napoletano. In realtà l'aggressore è albanese, ma ha vissuto a lungo in Campania». Ha precedenti per reati patrimoniali, lavorava nella pizzeria di famiglia e come seconda attività si era improvvisato autista abusivo al volante della sua Punto. Ma quando sono salite le due ragazze non ha esitato ad approfiffare della situazione: a causa dell'ora tarda (tra le tre e le quattro del mattino) e di qualche bicchiere di troppo le ventenni erano assopite, quindi in condizione di minorata difesa. Ora il timore degli investigatori è che altre giovani siano state stuprate dall'uomo. «Tutte e due le ragazze si sono ricordate di un cuore rosso all'interno del taxi. Forse questo particolare servirà risvegliare la memoria di qualche altra donna che ha vissuto un'analoga vicenda», è l'appello del pm Gianluca Prisco. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico