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È arrivata al supermercato e non è stata fatta entrare perché accompagnata dal suo cane. Solo che Chupito, per Stella, non è un semplice animale da compagnia da lasciare fuori. È il suo cane guida: Stella è non vedente. «Chupito è gli occhi che ho sempre desiderato è quello spiraglio di libertà che la mia disabilità mi preclude».
Stella Fracasso ha 24 anni, è di Mossano e studia all'Università di Padova.
All'ingresso però lo spiacevole episodio. «Una commessa ci ha riferito che il direttore non poteva acconsentire perché si tratta di un negozio di alimentari. Inutili sono state le mie proteste», ha raccontato Stella al Giornale di Vicenza. Solo che per legge i cani guida hanno libero accesso a tutti i servizi aperti al pubblico, e i proprietari di tali esercizi, negando l’accesso, sono passibili di denuncia e di una sanzione che va dai 500 ai 2.000 euro.
Stella ha quindi chiamato i carabinieri, ha spiegato la situazione e il vicedirettore del supermercato, capito l'errore, ha chiesto scusa e ha invitato la ragazza a entrare. Stella ha però rifiutato perché ormai a disagio ed è andata altrove. «Ho accettato le scuse. Tante volte mi hanno fatto sentire rifiutata o diversa. Seduta con il mio cane Chupito che mi guardava, aspettando i carabinieri, quella appena conosciuta libertà mi è scivolata via. La delusione è stata grande».
Dalla direzione di AlìPer Supermercati sono arrivate ulteriori scuse: «Si è trattata di un incidente che non doveva e non deve succedere. Ci scusiamo con Stella e con la sua famiglia. Il direttore in quel momento ha sbagliato, nel caos del lavoro quotidiano è sfuggita la percezione del problema. Ma si è subito scusato con gli interessati. Questa è l’occasione per richiamare tutti i dipendenti ad una maggiore attenzione e sensibilità verso le persone speciali».
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