La Guardia di Finanza di Vicenza ha sequestrato 58.000 euro ad un professore in servizio presso l'Università degli Studi di Bergamo, indagato per truffa aggravata e...
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L'indagine, coordinata dalla magistratura di Bergamo, ha fatto emergere che il cattedratico, attraverso una società ad egli riconducibile, ha reso prestazioni professionali con scopo di lucro a beneficio di altre imprese (una delle quali partecipata e gestita dallo stesso cattedratico), volte all'organizzazione di eventi nel settore dell'arte e della cultura, dichiarando falsamente all'ateneo orobico, pur essendo ricercatore «a tempo pieno» e, successivamente, professore associato a tempo pieno, di non trovarsi in alcuna situazione di incompatibilità per le mansioni svolte, nonché omettendo di richiedere allo stesso ateneo le previste autorizzazioni allo svolgimento delle suddette prestazioni.
Tali condotte, inducendo in errore l'Università di Bergamo, hanno consentito al professore di ottenere, tra novembre 2007 e novembre 2017, 430.000 mila euro di retribuzioni non spettanti.
Corriere Adriatico