PRESICCE - Erano entrati nella Chiesa Madre Sant’Andrea di Presicce per rubare le modeste offerte dei fedeli contenute all’interno del candelabro elettrico; ma durante...
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E' accaduto la scorsa notte, ma i due malviventi non hanno fatto molta strada: dopo una veloce indagine, infatti, i carabinieri della Compagnia di Tricase li hanno identificati e arrestati. Si tratta di Vittorio Verardo e Roby Tonti, entrambi 25enni del luogo con precedenti penali.
I due, dopo essere entrati nella chiesa forzando la piccola porta in legno che dà su via Matteotti, hanno capovolto tavoli e inginocchiatoi della sagrestia, come pure l’armadio che conservava gli arredi sacri e i paramenti sacerdotali che sono stati sparsi sul pavimento. Il tutto ripreso dall’impianto di videosorveglianza di cui è dotata la Chiesa, muto testimone di quanto avvenuto.
Impressionante la scena presentatasi ai carabinieri e al parroco don Francesco Cazzato: le tracce della furia dei due arrestati erano ben visibili anche all’esterno della Chiesa ove erano sparsi candelabri e candele ovunque, furia che ancora adesso non trova alcuna giustificazione razionale e resa ancora più grave per il fatto che ad essere violato sia stato un luogo sacro. Immediato è stato l’intervento di due pattuglie dei carabinieri allertate dalla Centrale Operativa su segnalazione dei vicini residenti, la pattuglia della Stazione di Presicce e una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tricase, direttesi sul posto hanno individuato i due ladri, che vistosi braccati, hanno tentato, invano, di fuggire per le vie adiacenti. Venivano fermati a poche decine di metri dal luogo sacro con indosso ancora quanto asportato in Chiesa, fra cui anche un portachiavi con la scritta “sacrestia”.
Il danno materiale arrecato supera i 7.000 euro, ma incalcolabile è quello morale arrecato ai fedeli della comunità parrocchiale per aver violato uno dei luoghi più sacri e significativi di Presicce. Il parroco, giunto sul posto per constatare i danni e poi successivamente convocato nella Caserma dei Carabinieri per sporgere querela, ha tenuto a ringraziare i militari per aver impedito ai due balordi di rimanere impuniti.
A seguito della perquisizione personale e domiciliare, i due ladruncoli sono stati accompagnati al Comando Compagnia Carabinieri di Tricase per il fotosegnalamento, da dove sono stati poi trasferiti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione della magistratura leccese competente in attesa del giudizio di convalida. Indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità a carico dei due arrestati su altri eventi avvenuti in precedenza nel territorio della Compagnia di Tricase. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico