Per rubare le offerte devastano la Chiesa Madre del paese: arrestati

PRESICCE - Erano entrati nella Chiesa Madre Sant’Andrea di Presicce per rubare le modeste offerte dei fedeli contenute all’interno del candelabro elettrico; ma durante...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
PRESICCE - Erano entrati nella Chiesa Madre Sant’Andrea di Presicce per rubare le modeste offerte dei fedeli contenute all’interno del candelabro elettrico; ma durante la loro incursione hanno distrutto suppellettili, danneggiato il mobilio, l’organo, i candelabri e le panche/inginocchiatoi. E soprattutto hanno provocato seri danni anche alla statua di cartapesta leccese risalente all’anno 1930 alta circa 1,80 mt. e raffigurante il “Sacro Cuore di Gesù”, gettata a terra senza il minimo riguardo.


E' accaduto la scorsa notte, ma i due malviventi non hanno fatto molta strada: dopo una veloce indagine, infatti, i carabinieri della Compagnia di Tricase li hanno identificati e arrestati. Si tratta di  Vittorio Verardo e Roby Tonti, entrambi 25enni del luogo con precedenti penali. 
 
I due, dopo essere entrati nella chiesa forzando la piccola porta in legno che dà su via Matteotti, hanno capovolto tavoli e inginocchiatoi della sagrestia, come pure l’armadio che conservava gli arredi sacri e i paramenti sacerdotali che sono stati sparsi sul pavimento. Il tutto ripreso dall’impianto di videosorveglianza di cui è dotata la Chiesa, muto testimone di quanto avvenuto.
 
Impressionante la scena presentatasi ai carabinieri e al parroco don Francesco Cazzato: le tracce della furia dei due arrestati erano ben visibili anche all’esterno della Chiesa ove erano sparsi candelabri e candele ovunque, furia che ancora adesso non trova alcuna giustificazione razionale e resa ancora più grave per il fatto che ad essere violato sia stato un luogo sacro. Immediato è stato l’intervento di due pattuglie dei carabinieri  allertate dalla Centrale Operativa su segnalazione dei vicini residenti, la pattuglia della Stazione di Presicce e una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Tricase, direttesi sul posto hanno individuato i due ladri, che vistosi braccati, hanno tentato, invano, di fuggire per le vie adiacenti. Venivano fermati a poche decine di metri dal luogo sacro con indosso ancora quanto asportato in Chiesa, fra cui anche un portachiavi con la scritta “sacrestia”.

Il danno materiale arrecato supera i 7.000 euro, ma incalcolabile è quello morale arrecato ai fedeli della comunità parrocchiale per aver violato uno dei luoghi più sacri e significativi di Presicce. Il parroco, giunto sul posto per constatare i danni e poi successivamente convocato nella Caserma dei Carabinieri per sporgere querela, ha tenuto a ringraziare i militari per aver impedito ai due balordi di rimanere impuniti.


A seguito della perquisizione personale e domiciliare, i due ladruncoli  sono stati accompagnati al Comando Compagnia Carabinieri di Tricase per il fotosegnalamento, da dove sono stati poi trasferiti presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari a disposizione della magistratura leccese competente in attesa del giudizio di convalida. Indagini sono in corso per accertare eventuali responsabilità a carico dei due arrestati su altri eventi avvenuti in precedenza nel territorio della Compagnia di Tricase. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico