PORDENONE - Buttati che volerai. Vedrai, puoi volare. Lui ci ha provato e a 29 anni si ritrova in un letto d'ospedale, paralizzato dall'ombelico in giù. A spingerlo...
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Un volo di sette metri, attutito da un cespuglio e dall'erba in un giardinetto della periferia cittadina. Una storia che fa venire i brividi, accaduta qualche mese fa in città, ma tenuta sotto chiave dai familiari del ventinovenne che da mesi, alternandosi, trascorrono le giornate accanto al suo letto, nella struttura dove è ricoverato. È vivo, ma non potrà più camminare e dovrà sottoporsi a lunghe e faticose sedute di fisioterapia per diventare il più autonomo possibile. Una vita distrutta da un allucinogeno, droga i cui effetti sono spesso sottovalutati e la cui ripetuta assunzione può scatenare sindromi psicotiche. Ma quello che ha portato il giovane a far uso di queste sostanze è ancor più incredibile. Lamentava un dolore a un piede e, dopo aver cercato nell'infinito mondo del web ha trovato una sorta di scuola che prometteva la guarigione attraverso l'uso di sostanze al di fuori della medicina tradizionale... Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico