PADOVA - Nel 2004 aveva comprato al supermercato le pile a torcia di una famosa marca per poter utilizzare la sua radio durante le vacanze in barca in Croazia. Ma la notte del 4...
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Il padovano, seccato dall’inconveniente, ha deciso di intentare una causa civile contro il notissimo produttore: ha raccolto le pile in un sacchetto e una volta medicato si è rivolto a un avvocato. La controparte ha sostenuto che le pile non erano state inserite correttamente, ma il consulente del giudice ha dimostrato che anche nel caso di inversione della polarità la radio avrebbe funzionato lo stesso per 50 minuti senza alcun rigonfiamento delle stesse né tantomeno fuoriuscita del liquido.
Da questo il giudice civile del tribunale di Este ha dedotto che nella confezione c’era una batteria difettosa, costringendo la casa produttrice a risarcire spese mediche, legali e un danno per non aver goduto appieno delle ferie quantificato in 10mila euro al quale è stato aggiunto il danno biologico di 8.723 euro. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico