Il pezzotto, il decoder pirata con cui vedere tutte le tv: «Costa solo 12 euro»

Il pezzotto, il decoder pirata con cui vedere tutte le tv del mondo: «Costa solo 12 euro». Ma si rischia il carcere
In gergo si chiama il pezzotto ed è un decoder molto particolare: una scatoletta con cui infatti si possono vedere tutte le televisioni del mondo, comprese le pay tv e...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
In gergo si chiama il pezzotto ed è un decoder molto particolare: una scatoletta con cui infatti si possono vedere tutte le televisioni del mondo, comprese le pay tv e anche le pay per view. E quindi Sky, Dazn, Mediaset Premium, Primafila (il servizio a pagamento di Sky), Sky on demand, persino Netflix: più tutte le tv a pagamento non solo italiane ma anche estere. Insomma tutto ciò che normalmente si dovrebbe pagare, con il pezzotto è gratis.


L’idea nasce all’estero, ma è stata ‘perfezionata’ a Napoli: ne hanno parlato ieri Le Iene in un servizio in cui spiegano molto bene funzionamento e costi. Estremamente convenienti per gli utenti, perché poter vedere tutto costa solo 12 euro al mese, a fronte dei 10 solo per Dazn o delle diverse decine di euro mensili di Sky o Premium. Un abbonamento da 12 euro al quale bisogna aggiungerne 60 per il decoder.

Ciò che però non bisogna dimenticare è che il pezzotto, sebbene sia molto conveniente, è completamente illegale. Il sistema utilizza in origine abbonamenti regolari, ma si appoggia a server esteri: un giro da migliaia, se non milioni, di euro, che non coinvolge solo l’Italia (dove ci sono decine di installatori) ma anche altre nazioni.

COME TROVARLO Ci sono due modi, spiegano Le Iene, per sperimentare questa tipologia di abbonamento: la prima è cercare tutto online, e su decine di siti ci sono le istruzioni per configurare il tutto, utilizzando ovviamente una connessione veloce (la tecnologia sfrutta la connessione internet). La seconda è il passaparola: in molte città c’è qualcuno pronto a installare il decoder e ad accordarsi su uno, due o tre mesi di abbonamento.

Il prezzo per un anno intero è di 144 euro (12 euro al mese): gli installatori assicurano che non è illegale, lo fanno tutti. Ma in realtà è illegale eccome, come si può ben capire dai costi e dalla differenza con i canonici abbonamenti. Il funzionamento è semplice: i ‘pirati’ comprano abbonamenti originali, un abbonamento per ogni canale che vogliono trasmettere, da Sky a Dazn a Netflix a Premium. «Estrapolato il segnale, lo inviano a server esteri noleggiati appositamente, per poi rivendere il segnale stesso agli abbonati in Italia», spiega l'inviato di Italia 1.

UN GIRO ENORME Secondo gli studi, si tratta di un giro di migliaia di euro, che finiscono nelle tasche dei pirati e non delle piattaforme: e non si parla solo dell’Italia, perché questi abbonamenti esistono anche in altri Paesi, in Europa ma non solo. Si parla di un milione e mezzo di abbonamenti pirata solo nel nostro Paese, ma i numeri potrebbero essere anche superiori.


SI RISCHIA IL CARCERE Ma cosa rischia chi installa il pezzotto o chi lo utilizza? Non certo una semplice multa, come pensano gli ingenui installatori intervistati da Le Iene, ma una denuncia penale e una pena da 1 a 3 anni di reclusione. Polizia Postale e Guardia di Finanza stanno cercando di fermare questo fenomeno, che tra l’altro toglie proventi alle emittenti e quindi ai produttori dei contenuti, proventi che potrebbero essere reinvestiti sempre di più per alzare la qualità. Ma questa è un’altra storia. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico