Vendeva su Facebook parti di cadaveri: l'accusa choc per un dipendente dell'azienda di pompe funebri

Un 36enne è stato accusato di aver venduto almeno 20 scatole di parti del corpo prelevate da cadaveri

Vendeva su Facebook parti di cadaveri: l'accusa choc per un dipendente dell'azienda di pompe funebri
Un ex lavoratore di un'azienda di pompe funebri in Arkansas avrebbe venduto parti di corpo di persone decedute rubate durante i suoi turni di lavoro: gli acquirenti sono...

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Un ex lavoratore di un'azienda di pompe funebri in Arkansas avrebbe venduto parti di corpo di persone decedute rubate durante i suoi turni di lavoro: gli acquirenti sono stati agganciati su Facebook. Un 36enne è stato accusato di aver venduto almeno 20 scatole di parti del corpo prelevate da cadaveri.

 

Le vendite sui social di pezzi di cadaveri

Si presume che le vendite siano state organizzate dopo che la coppia si è incontrata tramite un gruppo Facebook ribattezzato "stranezze". «Solo per curiosità, conosci qualcuno sul mercato per un cervello completamente intatto e imbalsamato?», era l'annuncio comparso sui social. Acquirente e venditore si sono accordati su e si presume che nei successivi nove mesi l'uomo abbia venduto feti, cervelli, cuori, polmoni, genitali e altre parti del corpo, inclusa una vendita di un feto a un prezzo scontato, con l'uomo finito nei guai che avrebbe scritto "...non è in gran forma".

 

 

 

Le dure accuse

L'uomo di Little Arkansas deve ora rispondere di dure accuse, tra cui frode postale, cospirazione per commettere frode telematica, frode telematica. Secondo l'accusa, che è stata svelata venerdì, l'uomo a processo ha lavorato presso l'Arkansas Central Mortuary Services.

 

Come funzionavano gli... affari 

L'uomo nell'impresa di pompe funebri si occupava di trasporto, cremazione e l'imbalsamazione dei resti. Nei messaggi telefonici sequestrati l'uomo scriveva che poteva vendere "2 cervelli, uno con calotta cranica, 3 cuori uno tagliato, 2 seni finti, un grosso pezzo di pelle dell'ombelico, un braccio, un enorme pezzo di pelle e un polmone” per 1.600 dollari.

 

 

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Corriere Adriatico