Peschereccio scomparso, trovato da un drone il relitto del "Rosinella"

Peschereccio scomparso, trovato da un drone il relitto del "Rosinella"
LATINA - Dopo giorni di ricerche è stato individuato il relitto del peschereccio 'Rosinella', disperso dalla notte tra il 19 e il 20 aprile con a bordo tre persone,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LATINA - Dopo giorni di ricerche è stato individuato il relitto del peschereccio 'Rosinella', disperso dalla notte tra il 19 e il 20 aprile con a bordo tre persone, il comandante Giulio Oliviero e due marinai tunisini, tutti residenti ad Ercolano. Il relitto è stato individuato a 8,6 miglia dalla costa antistante Gaeta e a 63 metri di profondità, grazie all'utilizzo di un rov, un drone teleguidato dalla nave della Marina militare Chioggia che ha rilanciato le immagini dal fondo del mare.


La certezza che si trattasse del 'Rosinella' è arrivata quando si è potuto leggere, sul mascone di prua, il nome del motopesca. Le acque torbide, però, non hanno consentito di ispezionare l'interno del relitto ma si teme che possano esserci i corpi dei tre uomini.

«Non è stato possibile verificare - fanno sapere dalla Direzione Marittima del Lazio che ha coordinato le ricerche - la presenza al suo interno dei tre marittimi che si trovavano a bordo, il comandante e i due tunisini, Sassi Khalifa, e Sassi Saipeddine. Anche se dopo 96 ore di ricerche di superficie ed aeree è plausibile che stiano ancora dentro il motopesca». Solo l'intervento dei nuclei specialistici della Marina, i palombari, potrà dare qualche certezza.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico