Permesso di guida, in arrivo il "patentone" Bonus di 200 punti per i macinatori di km

La patente, con le infrazioni si perdono punti
ROMA - Passi centinaia o anche migliaia di ore l'anno in auto o su un camion per lavoro? Sei un “macinatore” di km per professione? Allora un domani potresti diventare uno...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Passi centinaia o anche migliaia di ore l'anno in auto o su un camion per lavoro? Sei un “macinatore” di km per professione? Allora un domani potresti diventare uno dei soggetti a cui farebbe comodo la patente professionale, con tanto di “bonus” fino a 200 punti.




Uno strumento la cui adozione è prevista in una proposta di legge presentata alla Camera dal capogruppo di Sel, Arturo Scotto che è partito da un'osservazione elementare ma dall'effetto altrettanto innegabile: più km fai in auto o su un tir, più rischi di incorrere nelle infrazioni e perdere punti-patente.



«La cosiddetta patente a punti - scrive infatti l'esponente di Sel nella relazione alla pdl - se, da un lato, si pone come importante deterrente alla trasgressione delle norme del codice della strada, dall'altro incide profondamente sulla vita professionale e familiare di quei soggetti che possiamo definire i professionisti della strada». L'autista, l'autotrasportatore, il rappresentante di commercio, il taxista e via elencando, «deve essere particolarmente rispettoso delle disposizioni di legge», ammonisce Scotto, ma allo stesso tempo è evidente che queste categorie di «persone siano statisticamente più soggette a commettere violazioni» e a bruciare punti-patente.



Scotto segnala la «discrepanza nell'effetto punitivo della legge. Nel caso di un utente professionale, il ritiro della patente è destinato a incidere non solo sul diritto alla guida di un automezzo, ma produce effetti anche sul reddito della persona» perchè «determina l'impossibilità di lavorare» e va a influire «sui diritti fondamentali del cittadino e sui beni della vita garantiti costituzionalmente».

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico