ROMA - Secchezza nasale, riduzione del senso dell'olfatto e sanguinamento del naso sono i mali di settembre. La colpa è l'uso prolungato dei condizionatori,...
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«Per funzionare al meglio le mucose nasali producono, anche se non ce ne accorgiamo, circa trecento millilitri di muco al giorno ed è proprio questo muco - continua il medico - che consente di imprigionare e raccogliere tutto il particolato che viene introdotto nelle cavità nasali attraverso il respiro e tra questi anche batteri, virus, pollini, ecc. il cui smaltimento è a carico delle cellule ciliate presenti nel naso. Alterazioni del microclima mettono a repentaglio il delicato equilibrio delle funzioni nasali e della mucosa che, privata della sua fisiologica protezione, il muco, reagisce con la produzione di croste che rappresentano solo il disturbo più visibile, ma in realtà è tutto l'organismo che viene messo a rischio senza le normali funzioni protettive del naso».
«I principali responsabili del naso secco - chiarisce l'illustre otorinolaringoiatra - sono l'improprio impiego dell'aria condizionata in estate e del riscaldamento in inverno, ma anche l'inquinamento, il fumo, gli ambienti polverosi, i farmaci cortisonici e l'uso continuativo dei decongestionanti nasali.
Corriere Adriatico