Noemi, il dolore del papà: «Dovevo proteggerla, potrei andare via da Napoli»

Noemi, parla il papà: «Dovevo proteggerla, sto pensando di andare via da Napoli»
NAPOLI . Sono giorni davvero pieni di angoscia per i genitori di Noemi, la bimba di quattro anni rimasta gravemente ferita a Napoli dopo una sparatoria di camorra avvenuta in...

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NAPOLI . Sono giorni davvero pieni di angoscia per i genitori di Noemi, la bimba di quattro anni rimasta gravemente ferita a Napoli dopo una sparatoria di camorra avvenuta in strada e in pieno giorno venerdì scorso. Mentre alcune mamme, ieri sera, si sono radunate fuori dall'ospedale pediatrico Santobono per una veglia di preghiera, il papà di Noemi, Fabio, sfoga tutta la rabbia e tutto il dolore di queste ore.




«Ho fatto di tutto per proteggerla, ma non è bastato. Sto pensando di lasciare Napoli appena Noemi uscirà: fa rabbia, è doloroso, ma ci sto pensando» - spiega il papà della bimba in un'intervista a La Repubblica - «Non voglio fare polemiche. In questo momento conta solo un pensiero: salvare la bambina. Io e mia moglie facciamo di tutto pur di non farle correre pericoli, si fanno sacrifici».
 

La frustrazione di papà Fabio è comprensibile: «Siamo genitori apprensivi, ti viene naturale, no? Si, lo eravamo già. Uno li protegge in tutti i modi. Io la mando all'asilo privato, la faccio stare sotto una campana di vetro. E poi...». Sulle condizioni della piccola, il papà spiega: «Stazionarie. La parola che più stiamo dicendo in queste ore. Sono giorni che non finiscono mai. Giorni in cui diciamo solo questo: come sta? Stazionaria. Tutto il resto, con tutto il rispetto, sono parole meno importanti che adesso valgono poco». Lui sottolinea di «sperare nella piccola resistenza di una bambina che non può ancora parlare. Io sono sicura che mia figlia è in gamba, possiede tante energie».. Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico