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Non credono all'esistenza del coronavirus e non cambiano idea neanche in punto di morte. Dal racconto di un'infermiera del Sud Dakota, negli Stati Uniti, emergono dettagli drammatici su come i negazionisti colpiti dal Covid-19 continuino a essere scettici dopo l'infezione. «La cosa più tragica è vederli morire increduli: continuano a dire che il coronavirus non esiste anche mentre li sta uccidendo. Le loro ultime parole a volte sono: dimmi la verità, che malattia ho?», dice Jodi Doering in tv in un'intervista alla Cnn.
LO SFOGO DI JODI Lo sfogo della giovane infermiera americana è arrivato sugli schermi televisivi dopo essere diventato virale sui social. Racconti che arrivano dagli Stati Uniti, ma che potrebbero appartenere a molti medici e infermieri che in questo momento sono in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. Gli Stati Uniti sono il Paese più colpito dalla pandemia con i suoi 150 mila contagiati e mille morti al giorno e mentre nella prima ondata erano state colpite soprattutto le grandi metropoli, in queste settimane si assiste a una "geografia del contagio" diversa con il Midwest e le zone rurali che vedono le infezioni moltiplicarsi e le strutture sanitarie al collasso.
LA MALATTIA In questa porzione d'America sono in molti ad aver sottovalutato la pandemia e nei reparti d'ospedale si dicono convinti di avere l'influenza o persino il cancro ai polmoni.
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Corriere Adriatico