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MILANO - Mondo dell'arte in lutto per la morte di Sylvano Bussotti. Il celebre compositore e artista a 360 gradi è scomparso ieri a pochi giorni dal suo 90° compleanno che avrebbe festeggiato il 1° ottobre. A darne notizia il coniuge Rocco Quaglia, la nipote Michela e le rispettive famiglie. Bussotti, nato a Firenze, da circa un paio di mesi era in cura in una residenza per anziani di Milano.
Firenze, la sua città, si stava preparando a festeggiare il compositore con cinque giorni dedicati alla sua vasta produzione artistica, pensati per omaggiare la figura dell'artista, ma anche dell'uomo.
Fin da giovanissimo inizia a suonare il violino, spinto da una famiglia di artisti. Si iscrive al Conservatorio di Firenze ma, a causa dello scoppio della guerra, deve interrompere gli studi che completerà poi da autodidatta. Nel 1956 si trasferisce a Parigi, allievo di Max Deutsch. Qui incontra Pierre Boulez e il musicologo Heinz-Klaus Metzger, che lo invitò a seguire i famosi corsi estivi di Darmstadt. Le sue prime esecuzioni pubbliche di sue musiche si ebbero nel 1958 in Germania. Completò la sua formazione con i viaggi negli Usa (1964-1966 invitato dalla Fondazione Rockefeller) e Germania (1972 a Berlino).
La sua attività di compositore gli vale il Premio SIMC (Società Internazionale di Musica Contemporanea) vinto tre volte: nel 1961, 1963 e 1965. Nel 1967 viene insignito presso la "Tavola all'Amelia" del Premio Boscarato in occasione della Biennale di Venezia. Nel 1979 vince il premio Psacaropulo a Torino.
Non solo musica: Bussotti è stato anche un pittore, poeta, romanziere, regista teatrale e cinematografico, attore, cantante, scenografo e costumista. Un artista davvero a 360 gradi.
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