Il piccolo Eitan torna in Italia: respinto il ricorso del nonno. La famiglia Peleg: «Israele rinuncia a un suo figlio»

Il piccolo Eitan torna in Italia. La Corte suprema israeliana respinge il ricorso del nonno
Il piccolo Eitan Biran torna in Italia. La Corte Suprema israeliana ha rigettato il ricorso di Shmuel Peleg, nonno di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il piccolo Eitan Biran torna in Italia. La Corte Suprema israeliana ha rigettato il ricorso di Shmuel Peleg, nonno di Eitan, il bimbo unico sopravvissuto della strage della funivia del Mottarone. Lo ha reso noto la famiglia secondo cui il bambino torna ora in Italia come disposto dalle prime due sentenze israeliane.

LEGGI ANCHE

Caso Eitan, il Riesame conferma: nonno da arrestare. Bimbo «rapito» e portato in Israele dopo la tragedia della funivia

Non si è fatto attendere il commento della famiglia Peleg: «Lo stato di Israele ha rinunciato oggi ad un bambino ebreo, suo cittadino indifeso senza che la sua voce venisse ascoltata, per farlo vivere in terra straniera lontano dalle sue radici, dalla sua famiglia amata, da dove sono sepolti i suoi genitori e suo fratello minore». «Continueremo a combattere - aggiunge la nota dei familiari del bambino - con ogni modo legale per riportalo in Israele. Facciamo appello alle autorità italiane per riesaminare l'affidamento».

 

Scarcerato il complice del nonno

 

Gabriel Alon Abutbul - il soldato di un'agenzia di contractor che avrebbe aiutato il nonno di Eitan a rapire il nipote - arrestato lo scorso 25 novembre su mandato d'arresto internazionale a Cipro, è stato scarcerato con obbligo di firma dai giudici ciprioti. Prossima udienza il 2 dicembre e la procedura sull'eventuale estradizione deve concludersi, a quanto si è saputo, in 60 giorni prorogabili di altri 30.

 

Dopo la prima udienza di oggi a Cipro, il 50enne - destinatario assieme a Shmuel Peleg dell'ordinanza di custodia in carcere firmata dal gip di Pavia per sequestro di persona aggravato, sottrazione e trattenimento all'estero di minore e appropriazione del passaporto del bambino - è stato scarcerato e per lui è stata disposta la misura dell'obbligo di firma. A riferirlo l'avvocato Paolo Sevesi, legale italiano sia di Abutbul che di Peleg.

 

Nel procedimento sull'eventuale estradizione, sulla base del mandato d'arresto europeo eseguito quattro giorni fa in un albergo a Limassol, è stata fissata un'altra udienza per il 2 dicembre e la procedura ha un termine massimo di 60 giorni (prorogabili di altri 30). Dall'Italia è già arrivata a Cipro, dopo che gli atti sono passati per la Procura generale milanese e per il Ministero della Giustizia, la richiesta di estradizione per Abutbul, su cui dovranno esprimersi i magistrati ciprioti.

 

Per ora è stato eseguito solo il mandato a carico del 50enne, che era alla guida della macchina, noleggiata da Peleg, che portò il bimbo da Pavia, dove il nonno era andato a prenderlo a casa della zia per una delle visite autorizzate, fino a Lugano. Per il gip pavese Villani è «pressoché certa» anche la presenza dell'uomo sull'aereo privato che poi ha portato «l'ignaro Eitan» e il nonno fino in Israele. Come «il suo allontanamento, a bordo dello stesso velivolo, alla volta di Cipro», dove Abutbul, cittadino israeliano, risiede. 

Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico