MOTTA DI LIVENZA (TREVISO) - Terribile incidente ieri, poco prima delle 22, a Motta. Due amici, dopo aver trascorso la serata insieme, stavano tornando da Frattina di...
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LO SCHIANTO
In quel momento la strada era completamente deserta, soltanto i residenti della villa, che si trova proprio sulla curva dello schianto, si sono allarmati dopo aver sentito il tremendo botto in piena notte e si sono precipitato in strada per sincerarsi di cosa fosse successo. Hanno visto subito l'auto con le ruote all'aria dentro al fosso e hanno allertato immediatamente i soccorsi. Sul posto sono intervenuti i sanitari del Suem 118, una squadra dei vigili del fuoco di Motta, i carabinieri di Conegliano e di Motta. I Vigili del fuoco hanno lavorato a lungo per cercare di estrarre i feriti. Ma si sono accorti subito che per il conducente non c'era più nulla da fare. Troppo gravi le ferite riportate, con lo schiacciamento della cassa toracica. L'amico 34enne invece si lamentava debolmente e i pompieri hanno tagliato le lamiere dell'auto per estrarlo e consegnarlo ai medici del Suem che lo hanno stabilizzato e lo hanno trasportato immediatamente al pronto soccorso del nosocomio trevigiano. È gravissimo, ma i medici non disperano di salvarlo. Non hanno comunque sciolto la prognosi.
LA DINAMICA
Le cause dell'incidente sono al vaglio dei carabinieri. La strada di campagna era completamente deserta, per nulla illuminata e ieri sera l'asfalto era piuttosto viscido dopo le deboli piogge della mattinata. L'unica fonte di illuminazione è quella dell'incrocio con via Quartarezza a un centinaio di metri dal punto dello schianto. L'incidente è successo proprio al confine con la provincia di Pordenone. Al di là del fossato dove ha perso la vita il 30enne c'è il Comune di Annone Veneto.
Gianandrea Rorato Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico