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Rapper contro. Nelle parole delle loro canzoni, crude, piene di rabbia, di ribellione. Ma spesso anche nella vita, con continui passaggi dalla legalità all'illegalità.
LE RAPINE Come il rapper italo-marocchino Escomar, nome d'arte di Omar Bayouda, 22 anni, campione di follower, che ieri è stato arrestato dalla polizia.
IL FENOMENO Escomar non è il primo caso di artisti che, soprattutto nel mondo hip hop, viaggiano sul filo della legge. Milioni di seguaci web, spesso una adolescenza difficile da raccontare con le loro musiche. È accaduto appunto con il 20enne Amine Ezzaroui, in arte Neima Ezza, origini marocchine, che il 10 aprile, in pieno lockdown, aveva chiamato a raccolta via Instagram i fan per un video in piazzale Selinunte: si erano presentati in 300 con assembramento e polizia a disperderli.
Oppure Zaccaria Mouhib, in arte Baby Gang, 20 anni, che ha collezionato Daspo fra Milano, città Metropolitana e Riviera Romagnola per pericolosità sociale. In un caso con lui c'era anche il cantante Rondo, al secolo Mattia Barbieri, nato a Magenta, 19 anni. In luglio con altri aveva minacciato la security di una discoteca milanese che non li lasciava entrare.
Corriere Adriatico