La famiglia fa arrestare il padre violento e pregiudicato: «Quando esco, vi uccido»

La famiglia fa arrestare il padre violento e pregiudicato: «Quando esco, vi uccido»
MILANO - È iniziato tutto perché la figlia di 14 anni è tornata a casa con qualche minuto di ritardo. Il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
MILANO - È iniziato tutto perché la figlia di 14 anni è tornata a casa con qualche minuto di ritardo.

Il padre l'ha aspettata davanti al palazzo dove abitano in via del Danubio 6, appena l'ha vista l'ha afferrata per il braccio e l'ha trascinata dentro colpendola con violenza. Niente di nuovo in famiglia, dove i soprusi erano subìti in silenzio per paura di ulteriori ripercussioni. Fino a lunedì, quando le botte alla 14enne hanno convinto la moglie e le tre figlie a denunciare e far arrestare per maltrattamenti Francesco Bruno, un pluripregiudicato calabrese di 63 anni.
L'uomo era già finito in carcere per l'omicidio del cognato avvenuto 40 anni fa a Catanzaro (e di cui ha detto di non essersi mai pentito), per associazione a delinquere di stampo mafioso, traffico di droga, percosse e altro. Nel 2007 aveva aggredito un vicino di casa di 22 anni che aveva osato giocare a pallone in cortile. Con una mazza da baseball gli aveva fratturato un braccio e infine lo aveva accoltellato alla mano e al gluteo perché si era permesso di restare in cortile. Lunedì quando gli agenti sono andati a prenderlo ha minacciato tutta la famiglia di morte. «Quando esco dal carcere ammazzo tutti», ha detto senza timore davanti ai poliziotti e alla moglie ha riservato la promessa più vigliacca: «Con te uso l'acido». La donna di 46 anni lo ha sposato nel 1989 e non ha mai sporto denuncia, così come i figli.
«Bisogna parlare di questi episodi - ha detto la dirigente dell'Upg, Maria Josè Falcicchia - ce ne sono di continuo, ogni giorno. Ormai è una guerra». Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico