Milano, il boss delle prostitute incastrato dalla passione per le cene di lusso

Milano, il boss delle prostitute incastrato dalla passione per le cene di lusso
Dai ristoranti stellati alla mensa del carcere: questa la fine del boss delle prostitute a Milano. doveva scontare una condanna a 13 anni di carcere per sfruttamento della...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Dai ristoranti stellati alla mensa del carcere: questa la fine del boss delle prostitute a Milano. doveva scontare una condanna a 13 anni di carcere per sfruttamento della prostituzione, violenze e sequestro di persona, ma era irreperibile da quando il Tribunale di Milano, nel 2017, aveva emesso la sentenza. A incastrare Michi Stoica, detto Puia, romeno di 39 anni, è stata la passione per le cene eleganti saldate con la carta di credito. I carabinieri del comando provinciale di Milano, lo hanno individuato in Romania dopo una ricerca partita nel febbraio scorso, proprio grazie alle tracce lasciate dal bancomat.


Stoica, condannato nell'ambito di un'inchiesta su un'organizzazione internazionale attiva in Italia, Olanda, Francia, Svizzera e Belgio, aveva il ruolo di «vigilantes» delle prostitute all'interno della banda che a Milano gestiva la zona nord (da viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo). Il sequestro di persona contestato fa riferimento alla consuetudine di isolare le ragazze inadempienti, tagliando i loro contatti con il resto del mondo, con tanto di ritiro del passaporto e minacce di morte. I fatti sono avvenuti tra il 2008 e il 2010. Nell'aprile 2017 Stoica è scappato dall'Italia, poco prima della sentenza.

Gli investigatori, che hanno ricevuto l'incarico nel febbraio 2018, sono riusciti a risalire alla compagna dell'imputato, che vive in Spagna. Seguendo le transazioni della sua carta di credito, si sono accorti che il ricercato frequentava i ristoranti di Oviedo. Quando ha capito di essere in pericolo, è partito con un'auto a noleggio (pagata sempre con la carta) e ha raggiunto la Romania. I carabinieri hanno inviato le informazioni per catturarlo ai colleghi della polizia romena. Il 24 aprile, per Stoica sono scattate le manette.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico