MILANO - Vuole risarcire il tassista a cui ha quasi staccato il lobo di un orecchio con un morso, il bodybuilder Antonio Bini, a processo con l'accusa di lesioni aggravate dai...
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Il 29enne bodybuilder, ora ai domiciliari, anche stamani era in aula mentre Bossi è ancora in convalescenza con una prognosi di trenta giorni. Dopo la lite, infatti, il tassista era stato trasportato all'ospedale Niguarda, dove gli è stato ricucito il pezzo di orecchio staccato. Ha anche riportato la rottura del naso e la lussazione di una spalla. Nell'udienza di convalida dell'arresto per direttissima il 29enne si era difeso affermando che Bossi lo avrebbe provocato con la frase «picchiami picchiami, tanto io sono del mestiere». Uscendo dall'aula, Bini aveva anche mostrato ai cronisti il dito ferito che, come aveva detto lui stesso in udienza, gli avrebbe morsicato il tassista durante la colluttazione. Il 29enne in aula aveva anche raccontato di non ricordare molto dell'episodio, ma aveva escluso di avere morso il lobo dell'orecchio dell'autista.
La discussione tra i due automobilisti era iniziata il 28 novembre alle 7,20 circa nei pressi della stazione Centrale, dove il tassista aveva appena accompagnato un cliente.
Corriere Adriatico