Migranti, trovati 13 cadaveri su un barcone proveniente dalla Libia

Migranti, trovati 13 cadaveri su un barcone proveniente dalla Libia
ROMA - Tredici cadaveri di migranti sono stati recuperati nel pomeriggio di oggi su un barcone diretto verso l'Italia, raggiunto da mezzi di soccorso al largo delle coste...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
ATTIVA SUBITO
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
ATTIVA SUBITO
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
ATTIVA SUBITO
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
ROMA - Tredici cadaveri di migranti sono stati recuperati nel pomeriggio di oggi su un barcone diretto verso l'Italia, raggiunto da mezzi di soccorso al largo delle coste della Libia.


Sullo stesso barcone vi erano altri 522 migranti che sono stati tratti in salvo. Le cause di questa nuova tragedia, che allunga ulteriormente la serie delle vittime delle migrazioni verso il nostro paese, non sono ancora state chiarite.



L'intervento di soccorso era stato coordinato dalla centrale operativa di Roma della Guardia costiera che, ricevuta una richiesta di intervento, aveva inviato in direzione del barcone la nave Le Niam, della Marina militare irlandese, inquadrata nel dispositivo Triton. L'equipaggio della nave irlandese ha recuperato così i migranti, scoprendo però anche i tredici cadaveri. L'intervento è stato uno dei cinque realizzati oggi nelle acque del Canale di Sicilia; il bilancio complessivo è di 1810 persone tratte in salvo.



Tutte le operazioni sono state coordinate dal centro nazionale soccorsi della Guardia costiera. Ai soccorsi, oltre alla nave della Marina militare irlandese, hanno partecipato due unità di Medici senza frontiere ed un pattugliatore svedese.
Leggi l'articolo completo su
Corriere Adriatico